Villa Paradiso



image-1Villa Paradiso, già Boas
Strada Val S. Martino Superiore, 135 -
All'inizio del XVII secolo la villa appartenne a Giovan Battista Boasso; il proprietario onde renderne più facile l'accesso e acquisire anche un rustico ad uso agricolo, acquistò nel 1736 da Carlo Braida una vigna confinante con la sua e permutò con la Mensa arcivescovile due giornate e mezza di terreno.
L'avvocato Boasso morì nel 1751 lasciando tutti i suoi beni all'Ospedale di San Giovanni. Ben presto l'ospedale vendette vigna e villa a Giuseppe Felice Bertalazzone d'Arache che vi fece magnifici lavori di ristrutturazione ricostruendo quasi per intero l'antico Boas.

 

 


image-1Nel 1854, con l'estinzione degli Arache, la villa passò in eredità al conte Lorenzo Castellani Varzi che abbellì l'edificio con buona parte dei dipinti ereditati dallo zio e sistemo un elegante terrazzamento semicircolare sul poggio dominante la città.
Alla fine dell'ottocento la villa subì una serie di passaggi di proprietà: ai Biandrà di Reaglie, ai Barel di Sant'Albano, ai Gloria, ai Canera di Salasco, agli Asinari di San Marzano.
Venne acquistata, in seguito, da Ermanno Gurgo Saliche che la rivendette agli attuali proprietari, i Colombo.

 


image-1Nel novecento venne costruito il portico rustico a lato della cappella che, con la sua mole, impedisce di leggere l'antico parterre d'ingresso. A lato della cancellata si colloca la cappella della villa, in parte privata, in parte ad uso pubblico, attribuita a Bernardo Vittone, mentre rimane sconosciuto l'autore del progetto della villa.
Da " La collina torinese" di P.Balocco

 

 

 

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