Atlante di Torino

via delle Orfane 15 - Torino

 

La Chiesa e il Coro
Costruiti tra il 1742 e il 1745 dall'architetto Bernardo Antonio Vittone, la chiesa ed il coro di Santa Chiara sono parte integrante di quanto giunto ai giorni nostri del convento delle Clarisse, presente in quel sito fin dal medioevo. Come è la norma per le chiese conventuali femminili, Vittone disegna un edificio composto di due parti distinte: la chiesa aperta al pubblico e lo spazioso coro delle monache di clausura.
La chiesa non aveva bisogno di essere grande, né di accogliere una intera comunità, come nel caso delle chiese parrocchiali. Vittone le dà pertanto una forma centralizzata, con un forte sviluppo verticale e una cupola impostata su quattro piloni traforati, composti da quattro pilastri ognuno, che ospitano coretti al livello superiore: Grazie al notevole sviluppo verticale, la chiesa si innalza sopra i tetti della città antica e capta una luce a tratti intensa, che si diffonde verso il basso in modo uniforme e soffuso attraverso le numerose aperture. L'intera struttura è composta da un doppio involucro che dona trasparenza e leggerezza all'insieme ed ha anche una importante funzione distributiva: nelle parti alte, il corridoio che corre intorno al tamburo era accessibile dal convento e le monache potevano affacciarsi sull'aula dall'alto. Se la chiesa era preclusa alle monache, il coro era invece per loro un luogo di vita quotidiana: Vittone lo concepisce a doppia altezza, con un sistema di logge e balconi, che lo trasformano quasi in una piazza coperta.
A nord le logge formano un 'cuscinetto' che consente al coro di non affacciarsi sulla strada; a sud, si aprono direttamente sui porticati tamponati dell'antico chiostro, da cui proviene una luce pomeridiana diretta e intensa.

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Vista panoramica interattiva a 360°

 

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