Quartiere Lingotto


 

image-1Nell'estrema periferia sud nel '400 era un latifondo rurale, al confine con Moncalieri, dove abitava la famiglia Lingotto, proprietaria della cascina che ha dato il nome al quartiere.
Melchiorre Lingotto fu l'ultimo della casata, sindaco di Moncalieri fino al 1559.

Abitato in epoca preromana dalla popolazione celtica dei Ligoni, l'odierno Lingotto nacque intorno al XV secolo come latifondo rurale tra Torino e Moncalieri, prendendo il nome dalla cascina agricola che sorgeva lungo l'antica strada di collegamento Grugliasco-Moncalieri, l'attuale via Passo Buole 60, nella zona denominata Basse del Lingotto, che dà accesso al quartiere Mirafiori Sud.


Dopo l'estinzione della famiglia Lingotto il terreno passò a Emanuele Filiberto Panealbo. Nel 1649 la rivendette al Conte Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Mauriziano Giovan Battista Trucchi di Levaldigi (1617-1698), così come la più grande cascina della zona, detta La Generala, oggi sede del Carcere Minorile Ferrante Aporti (Strada Stupinigi, oggi corso Unione Sovietica).

All'inizio del XVII secolo il borgo si ampliò, arricchendosi di artigiani e contadini protetti sia dal dominio feudale di Vittorio Amedeo II, sia dalla diocesi cattolica del beato Valfré, che evangelizzò gran parte della zona sud della città.

image-1La piccola chiesetta del Lingotto, eretta nel 1686 a pochi metri dalla Cascina, fu dedicata a San Giovanni Battista, e successivamente distrutta dai bombardamenti aerei del 4 giugno 1944, quindi sostituita nel 1978 dall'attuale Immacolata Concezione e San Giovanni Battista.
Prospiciente ad essa, in via Passo Buole 73, l'antica villetta di Emilio Borbonese (storico di fine Ottocento), oggi pressoché inglobata nelle cosiddette case "Basse".

 

 

 

 



Nel 1765, la zona passò al Conte Carlo Pietro Avenati del ramo dei Rebaudengo di Mondovì, sotto la protezione dei Savoia.
Nel 1788 fu annesso alla chiesetta del Lingotto il cimitero, sul lato sud dell'attuale via Passo Buole, laddove ora sorge il piccolo parco comunale "Di Vittorio".

Intorno al 1845-1850, l'area più orientale del quartiere fu sfruttata per la costruzione del passante ferroviario della linee ferroviarie verso sud. Quando re Carlo Alberto sovvenzionò la costruzione della linea ferroviaria per Genova, la zona fu successivamente popolata da pendolari e dipendenti della stessa. A tutt'oggi, il quartiere ospita la storica Stazione ferroviaria del Lingotto, ricostruita poi nel 1984.

Nel 1915 poi, la nascente industria Fiat impiantò il suo stabilimento di produzione di automobili sui resti dell'antico podere dei nobili Robilant (a ridosso col quartiere Nizza-Millefonti), e che prese il nome di Fiat Lingotto. Divenne così lo stabilimento ufficiale Fiat, trasferendo la produzione dalla precedenti officine di corso Dante. Il comprensorio fu completato solo nel 1922; l'industria trasformò rapidamente il borgo, facendolo passare da luogo rurale a quartiere operaio.

Dal 1922 al 1936, la presenza della Fiat Lingotto, prima della nascita dello stabilimento di Mirafiori, portò un rapido sviluppo economico in tutta la zona.

Nel periodo fascista, sorsero i depositi dei Mercati Generali Ortofrutticoli di Torino sud, o altrimenti detti "Magazzini di vendita Ortofrutticola all'Ingrosso" (M.O.I.), un comprensorio dominato da una piccola torretta littoria sull'allora chiamata piazza Balilla, poi rinominata piazza Galimberti.

Nello stesso periodo, nel 1933, sorse l'adiacente Stadio Municipale (allora intitolato a Benito Mussolini), nel vicino quartiere di Santa Rita, sempre provvisto di Torre littoria (detta Torre Maratona), in stile razionalista, fu poi rinominato Stadio Comunale dal 1945 al 2005 (nel 1986 fu intitolato a Vittorio Pozzo), quindi rimodellato come complesso polifunzionale Olimpico, per via delle olimpiadi invernali del 2006 e infine intitolato al Grande Torino.

Negli anni 1928-1933, adiacente l'antico corso Stupinigi, l'attuale corso Unione Sovietica, sempre a ridosso del quartiere Santa Rita, fu eretto un centro studi cattolico domenicano, quindi la parte inferiore dell'attuale chiesa Madonna delle Rose, entrambi adiacenti al vicino ex-ospizio di Carità, rinominato poi Istituto di Riposo per la Vecchiaia, oggi sede universitaria e di aziende private, anch'esso in quartiere Santa Rita.

Un lungo tunnel stradale detto sottopassaggio (o sottopasso) del Lingotto, scorre da corso Giambone (già corso Agrigento) sotto tutta la linea ferroviaria, fino a via Ventimiglia nella zona Nizza Millefonti. Costruito nel 1930, fu allargato a due corsie nel 1979, quindi aggiunto di un raccordo per corso Unità d'Italia e il polo fieristico-commerciale Lingotto nel 1997.

 

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