Quartiere Borgo Vittoria


 

image-1Il quartiere è nella parte nord, tra Villaretto, Rebaudengo, Barriera di Milano, San Donato e Madonna di Campagna.
Anticamente era coperto di boschi e terreni agricoli e fu utilizzato per lo sfruttamento boschivo, agricolo e pastorizio. Dal Seicento comparvero case e cascinali come la Fossata, ma è nel 1706 che nasce ufficialmente Borgo Vittoria.

Nella parte su di questo quartiere, infatti, quell'anno furono combattute diverse battaglie durante l'Assedio di Torino, che nel maggio 1706 vide contrapposte le truppe sabaude (con le forze del Savoia alla corte degli Asburgo, il Principe Eugenio) e quelle franco-spagnole, che alla fine furono respinte.


image-1All'esterno di Chiesa della Salute, costruita nel 1880, una cripta ancora conserva l'ossario dei caduti in quell'assedio.

Soltanto a partire dal XVII secolo  fu gradualmente occupato da abitazioni rurali e grandi cascine. La più importante era  La Fossata, le cui tracce (di particolare rilievo l'edificio padronale di fondazione seicentesca) sono ancor oggi presenti tra la via omonima e via Randaccio.




image-1Il nome della borgata si deve al fatto che in questa zona ebbe luogo una delle battaglie risolutive dell'assedio di Torino, combattuta contro le truppe franco-spagnole il 7 settembre 1706 da parte delle truppe sabaude e austriache. Teatro della battaglia fu soprattutto la zona sud dell'attuale borgo, allora piena campagna e ben lontana dalle mura fortificate della città; successivamente, quando l'espansione urbana raggiunse anche questi luoghi, alcune vie e piazze di quest'area furono perciò intitolate a situazioni, luoghi e personaggi che, ancora oggi, evocano quel lontano avvenimento:



image-1• Via Vittoria, Piazza della Vittoria: il riferimento è all'esito della battaglia che determinò la sconfitta delle truppe del Re Sole;
• via Vibò: celebra la figura di Michele Antonio Vibò, che fu arcivescovo di Torino durante l'assedio;
• via Principe d'Anhalt: ricorda il prussiano Leopoldo I di Anhalt-Dessau, che si distinse anche nella battaglia di Torino, combattendo contro i Francesi;
• via d'Allery: evoca indirettamente l'assedio del 1704-05 della rocca di Verrua Savoia, difesa in un primo momento dal conte Pietro de la Roche d'Allery, la cui tenace resistenza rallentò le truppe franco-spagnole, facendo guadagnare tempo prezioso a Torino che stava ultimando le sue fortificazioni; il d'Allery continuò poi il suo servizio durante l'assedio torinese, come Governatore della Cittadella;
• via Daun: è dedicata all'austriaco Virico von Daun, che durante l'assedio ebbe da Vittorio Amedeo II la carica di comandante militare della piazza di Torino;
• via degli Approcci, via dei Fornelli, via delle Trincee, via del Ridotto: questi nomi ricordano le opere di fortificazione, difesa ed offesa che costellavano le campagne intorno alla città assediata (gli "approcci" erano dei camminamenti infossati realizzati a supporto delle linee fortificate, mentre con "fornelli" s'intendono quelli relativi alle mine esplosive)

 

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