I Padiglioni di piazza San Carlo


Nel 1930, ai tempi della ricostruzione di via Roma, piaz­za San Carlo ebbe una radicale modifica.
I negozi di via Roma demolita avevano urgenza di trovare una sede provvisoria; così si decise di costruire, dal lato nord della piazza, un grande padi­glione, verso i portici del caffé San Carlo, dalla parte più frequentata dai torinesi (commercialmente si era tenuto conto anche di questo).


Se­condo una scanzonata tradizione gogliardica il lato opposto, a sini­stra, fu sempre definito come «quello dei cornuti», quindi non fre­quentato volentieri.

Il capannone venne eseguito su progetto dell'ingegnere Enrico Bo­nicelli e sotto la direzione di Giuseppe Ratti, che presiedeva il Consorzio dei Negozianti interessati alla costruzione.
L'opera venne portata a termine in 100 giorni e inaugurata il 9 maggio 1931.


I padiglioni nel 1933

Presentava strutture modernamente razionali: era lungo 132 metri, largo 17 e copriva un'area di mq. 2212.
I negozi erano forniti di ampie vetrine, lucernari e pensiline per riparare dalla pioggia; tutto in vetro e ferro il padiglione a sera sfavillava di luci riflesse dagli specchi.


Ultimato il primo tratto di Via Roma (28 ottobre 1933) i negozianti ritornarono nelle loro sedi e il padiglione ospitò i negozi del secondo tratto. Terminato anche questo (28 ottobre 1937), la costruzione provvisoria venne demolita con un certo rimpianto da parte dei citta­dini che si erano ormai abituati a quell'improvvisato centro commerciale.


I padiglioni nel 1931



 

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