Scheda del personale dell'UPI
(Ufficio Politico Investigativo)
della Guardia Nazionale Repubblicana
che operava
nella caserma di via Asti

DE AMICIS, DON EDMONDO (Torino, 1885-1945)

Abitante in piazza Statuto 21 e poi in corso Duca degli Abruzzi 35, teologo e
sa­cerdote domenicano, nipote dello scrittore omonimo.
Capitano di artiglieria da montagna e cappellano militare pluridecorato durante
la Grande Guerra, viene anche insignito dell'onorificenza di cavaliere dell'Ordine
colo­niale della Stella d'Italia.

Nel 1929 presta servizio a Ivrea, come cappellano della 12a
Legione «Monte Bianco» della Mvsn.
Nel 1932 è centurione cappellano della Legione ferroviaria di Torino.

A metà degli anni Trenta è professore di religione presso l'Istituto tecnico
«Ger­mano Sommeiller» e presso la scuola e l'Istituto tecnico
«Pierino Delpiano» di cor­so San Maurizio 8.
Figura inoltre fra i componenti del Consiglio di amministrazione del Regio
educatorio femminile della Provvidenza, dove presta la sua opera
come cappellano del convitto.

Nel febbraio 1936 viene chiamato in Etiopia come cappellano militare
della Le­gione «XXVIII Ottobre» della Mvsn, in sostituzione
di padre Reginaldo Giuliani, caduto nei combattimenti.

Allo scoppio della seconda guerra mondiale don De Amicis
parte volontario per il fronte.
Dopo l'armistizio diventa cappellano della Gnr e svolge
un'intensa propaganda, anche radiofonica, a favore del fascismo repubblicano.

Il 30 agosto 1944 rimane lie­vemente ferito in un attentato gappista contro
di lui proprio davanti alla sede dell'As­sociazione volontari di guerra,
di cui è presidente.
Il 22 gennaio 1945, in virtù di questa carica, entra di diritto nel Direttorio
provinciale del Pfr torinese.
Il 24 aprile 1945 viene ferito da due giovani dei Gap in bicicletta, davanti alla
chiesa della Crocetta, muore due giorni dopo all'ospedale militare di Torino.

Torna alla pagina dei documenti sull'attività della Caserma di via Asti