Giuseppe R., calzolaio, complice di una rapina con uno zoppo, tale S., pur essendo analfabeta, ricamò questi disegni su un panciotto. Insieme alle parole GIUSEPPINO INNOCENTE e agli stivaletti (segno del suo mestiere), figura il suo complice (1) che ruba l'orologio, se stesso (2) che non ha che la catena e il derubato (3) che fugge. Lombroso racconta che con questo disegno voleva dimostrare la sua innocenza ed essere assolto.