Scheda dell'ufficiale delle SS
responsabile della Gestapo che aveva sede
all'Albergo Nazionale di via Roma

SCHMID, ALOIS (Aggsbach, Austria, 1894-?)

Commissario di polizia civile a Innsbruck fino all'8 settembre 1943, giunge in Italia
con il grado di tenente delle SS, al seguito del generale Wilhelm Harster.

Il 17 settembre 1943 viene assegnato a Torino come capo della
Sicherheitspolizei-Si­ cherheitsdienst (SiPo-SD).
Alloggia provvisoriamente nell'albergo Imperia di via XX Settembre
e poi, dal 26 settembre, passa all'albergo Nazionale di via Roma (vedi foto
ora piazza CLN), dove fissa anche la sede del Comando SiPo-SD.

Responsabile di rappresaglie, deportazioni e sevizie sui prigio­nieri, Schmid viene
catturato alla fine della guerra e internato dagli Alleati nel cam­po di prigionia di Rimini,
dove si nasconde sotto falso nome.



La sua presenza in quel campo è però segnalata anonimamente all'Ufficio politico
della Questura di To­rino e l'ex ufficiale delle SS viene individuato sul finire
del luglio 1946 e consegnato dagli Alleati il 20 gennaio 1947.

Rinchiuso nel carcere militare di Torino, è trasferito a Gaeta il 24 aprile 1949,
dopo una lunga fase istruttoria condotta prima dalla magi­stratura civile
e poi da quella militare.
Il processo si apre il 31 marzo 1950 a Napoli, dove il procedimento è stato spostato
per legittima suspicione. Dopo pochi giorni di dibattimento, il 6 aprile 1950,
Schmid viene condannato a 8 anni di reclusione «per ciò che concerne gli
eccidi in Pian di Lot, in Giaveno e in via Cibrario, in Torino, perché riconosciuto
«colpevole di concorso nel reato di rappresaglie continuate ordi­nate fuori
dei casi previsti dalla legge, reato previsto dall'articolo 176 del CPM di guerra».

Scarcerato nello stesso anno in seguito allo sconto di pena di tre anni di cui bene­ficia,
rientra in Austria facendo perdere definitivamente le proprie tracce.

 

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